Di anoressia e bulimia soffre in Italia e nel mondo occidentale un numero sempre crescente di persone, in massima parte ragazze e giovani donne.

Sono disagi che sembrano riguardare l’appetito. È il cibo, l’ossessione del cibo – e simmetricamente quella del peso e del corpo – che occupa tutti i pensieri di queste donne: il cibo respinto, il cibo fagocitato, il cibo vomitato. In realtà anoressia e bulimia sono il sintomo tangibile di un dolore che non si vede, di un disagio psicologico lungamente incubato e vedere solo il disturbo alimentare è un modo per non vedere il disagio soggettivo che nel sintomo si rappresenta.

L’anoressia diviene una cura, diviene l’anestetico definitivo, diviene la stampella, indispensabile per mantenere l’equilibrio, diviene un progetto perseguito con determinazione che prende il posto di qualunque altro progetto, diviene l’eroina che serve a sfuggire una realtà insopportabile, a dimenticare delusioni e frustrazioni.

Il progetto anoressico-bulimico è il frutto di un male di vivere intenso, di “ un vuoto profondo e di un costante desiderio di riempirlo”.

Durante l’incontro saranno  affrontate le problematiche dell’ anoressica in adolescenza .