LE DISLIPIDEMIE ED IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

 

10/11/2018

 

Gran parte delle malattie cardiovascolari riconoscono la loro causa nella malattia aterosclerotica. Tra i suoi principali fattori di rischio, come dimostrato da diversi studi epidemiologici, un ruolo importante è attribuito alle ipercolesterolemie. Modificare i fattori di rischio è un suggerimento costantemente fornito dal clinico ed è parte integrante della gestione delle malattie cardiovascolari. Grandi studi di intervento hanno infatti dimostrato che, riducendo i livelli ematici di colesterolo, è possibile ridurre l'incidenza degli eventi clinici ( infarto del miocardio, ictus cerebrale, morte improvvisa ). A tal proposito l'obiettivo di questo incontro è quello di approfondire alcuni dei temi più attuali in merito alla prevenzione cardiovascolare e la sua terapia farmacologica. Se da una parte è strettamente necessario intervenire su attività fisica, sana alimentazione, riduzione del fumo e del consumo di alcol, dall'altra è comunque molto importante includere nei nostri piani i nuovi concetti di Medicina personalizzata, ossia la possibilità di "cucire su misura" rispetto al paziente la strategia terapeutica. In questo ambito appare quantomai necessaria la caratterizzazione genetica delle ipercolesterolemie per avere un criterio in più di scelta terapeutica possibilmente vantaggiosa in ottica della prevenzione e nel rispetto dei targets lipidici raccomandati dalle recenti linee guida. La Ipercolesterolemia Familiare (FH) rappresenta forse il modello più esaustivo della necessità di far diagnosi genetica ed avviare lo screening familiare per indirizzare il percorso terapeutico. Le scelte possono oggi avvalersi di nuovi farmaci (anticorpi anti-PCSK9 e Lomitapide) che vanno ad arricchire il già vasto scenario di documentata efficacia delle statine, senza tralasciare i nutraceutici su cui si sta sempre più consolidando l'esperienza nella pratica clinica. Tuttavia se da una parte i grandi trials hanno documentato l'assioma "the lower is the better"ovvero che per più bassi livelli di colesterolo LDL si riduce in modo significativo il rischio di malattia cardiovascolare, dall'altra è dimostrato che la percentuale dei pazienti trattati e che raggiunga il target di colesterolo LDL per il suo regime di prevenzione è ancora molto bassa. Alla luce di queste considerazioni il programma di questo meeting è dedicato all'aggiornamento delle strategie di screening, diagnosi e terapia delle dislipidemie, con particolare riferimento al miglior modo di gestirne il decorso clinico.

 

 

 

Evento organizzato da:

Beneventi di De Vita Stefania
P.IVA 01474360623