OSTEOPOROSI: DALLE LINEE GUIDA ALLE ESPERIENZE DEI PROFESSIONISTI
24 settembre 2021
È attuale e fondamentale stressare le conoscenze riguardanti il metabolismo dell’osso e le sue patologie. Infatti, le fratture da fragilità sono una entità nosologica estremamente gravosa per
i Servizi Sanitari Nazionali per il loro crescente numero legato all’aumento della popolazione anziana.
Nelle donne di oltre 45 anni, infatti, le fratture da osteoporosi determinano più giornate di degenza ospedaliera di molte altre patologie di rilievo, quali infarto del miocardio, diabete
o carcinoma mammario e interventi chirurgici soventemente costosi.
La prevenzione secondaria delle fratture da fragilità nei soggetti osteoporotici deve sempre essere multidimensionale: oltre ad un approccio strumentale, va fatta una Valutazione
Clinica globale e inclusiva di tanti aspetti, a cominciare dallo stile di vita, alimentazione, assunzione di vitamina D e attività fisica.
Una volta instaurati tutti gli interventi relativi allo stile di vita enalle necessarie supplementazioni, la terapia farmacologica è quella che permette di prevenire con maggiore efficacia
le fratture da fragilità. La scelta deve tenere conto dell’efficacia antifratturativa dei farmaci, del profilo metabolico del paziente, del rischio che presenta e dei criteri di rimborsabilità
riconosciuti dalle normative vigenti.
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